M´hanno detto che
Uno nessuno
Uno, sono uno
eppur c’è ne son tanti come me,
comincio un nuovo giorno col caffè.
E quella donna che mi sveglia alla mattina
è una bambina, la mia bambina.
Lavo, le mie mani
che sanno di lavoro e di onesta,
se l’acqua è fredda mi risveglierá.
Fra le formiche che si vedono dal cielo
in una via, ci sono anch’io
e poi un trago preso al volo è un finestrino agli ochi miei
mi guardo e mi domando, tu chi sei ?
Uno nessuno chissà
guardo il passaggio che va
e mi ricordo, che ero un bambino
innamorato del fischio di un treno
quando l’azzurro non era veleno.
E vero, uno nessuno però
ero più rico così
quando la rana saltò
e la maestra fuggì.
C’è il controllore che viene da me
mi frugo in tasca e la rana non c’è.
Lavoro, per mio figlio
eppure non mi chiama mai papà,
perché cuando ritorno dorme già.
E su quel treno preso al volo sto pensando
in questo treno ci sto invecchiando
se sono stanco anche stasera la mia donna aspetterà
l’amore solo il sabato si fa.
Uno nessuno chissà
guardo il passaggio che va.
E mi ricordo, che ero un bambino
innamorato del fischio di un treno
quando l’azzurro non era veleno.
E vero, uno nessuno però
ero più rico così
poi torno a casa lo so
tu stai dormendo, sei qui.
Se nei tuoi sogni c’è un posto per me
Sono qualcuno almeno per te.
La la la la la la la
la la la la la la la
la la la la la la la
la la la la la la la
. . . . . . . . . . . . . .
eppur c’è ne son tanti come me,
comincio un nuovo giorno col caffè.
E quella donna che mi sveglia alla mattina
è una bambina, la mia bambina.
Lavo, le mie mani
che sanno di lavoro e di onesta,
se l’acqua è fredda mi risveglierá.
Fra le formiche che si vedono dal cielo
in una via, ci sono anch’io
e poi un trago preso al volo è un finestrino agli ochi miei
mi guardo e mi domando, tu chi sei ?
Uno nessuno chissà
guardo il passaggio che va
e mi ricordo, che ero un bambino
innamorato del fischio di un treno
quando l’azzurro non era veleno.
E vero, uno nessuno però
ero più rico così
quando la rana saltò
e la maestra fuggì.
C’è il controllore che viene da me
mi frugo in tasca e la rana non c’è.
Lavoro, per mio figlio
eppure non mi chiama mai papà,
perché cuando ritorno dorme già.
E su quel treno preso al volo sto pensando
in questo treno ci sto invecchiando
se sono stanco anche stasera la mia donna aspetterà
l’amore solo il sabato si fa.
Uno nessuno chissà
guardo il passaggio che va.
E mi ricordo, che ero un bambino
innamorato del fischio di un treno
quando l’azzurro non era veleno.
E vero, uno nessuno però
ero più rico così
poi torno a casa lo so
tu stai dormendo, sei qui.
Se nei tuoi sogni c’è un posto per me
Sono qualcuno almeno per te.
La la la la la la la
la la la la la la la
la la la la la la la
la la la la la la la
. . . . . . . . . . . . . .
Figlio unico
Parla di te
Geloso
Uno tranquillo
Luglio
Cosa hai messo nel caffé
Allora hai vinto tu
Il temporale
Il compleanno
La cigarra
(La cicala)
(La cicala)
Uno de tantos
(Uno nessuno)
(Uno nessuno)
1 comentario:
Hi,excelente musica con el italiano RICCARDO DEL TURCO.felicitaciones por el blog.
Publicar un comentario